Pro - Controller - RAZER


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TEST REVIEW: Razer Sabertooth

Lo abbiamo provato, le nostre impressioni.



Ma sì, facciamo la nerd-review del tipo "unboxing" per tutti quelli che si eccitano a scartare i pacchi appena arrivati, ancora caldi.

Packaging standard come tutti gli altri da parte di Razer Europe, dentro la confezione rivista rispetto alle precedenti versioni.




Aperta la confezione ci troviamo la custodia semi-rigida del controller e il classico libretto con le istruzioni, la garanzia e i due soliti adesivi Razer.




Una volta aperta la custodia portatile si nota da subito il salto di qualità che Razer ha raggiunto con questo nuovo controller che si adagia nella parte inferiore incastonata in una sagoma, sopra di essa il cavo usb, i 2 gommini verdi per gli analogici, i tappi per coprire i tasti M1,M2,M3 ed M4 ed il cacciavite per smontare gli stessi.

Veniamo al controller, apparentemente salta all'occhio l'utilizzo della stessa "scocca" del precedente Onza, con l'eccezione dei fori per i nuovi tasti ed il riposizionamento dei tasti back start.



Notiamo infatti i tasti dorsali accorciati e l'attacco del cavo usb nel dettaglio:


Lo schermo OLED è decisamente piccolo ma molto efficiente con i 2 tasti per selezionare le informazioni interne.


I 4 tasti posteriori completamente personalizzabili ed estraibili tramite 2 viti.


Notiamo con piacere la mancanza degli anelli-frizione sotto i tasti analogici visto che la sensibilità è gestita in maniera totalmente elettronica.


 Il peso dei due controller messi a confronto risulta essere pressochè lo stesso.



Ecco la comparativa tra Razer Onza T.E., Razer Sabertooth e il classico Microsoft Xbox360 Wireless


Ovviamente i due Razer si distinguono per la forma più snella, ma si nota con piacere il ritorno alle origini da parte del Sabertooth in quanto a posizione dei tasti Back e Start.


Di seguito un particolare dei tasti dorsali RB-LB. Notare come anche i tasti siano tornati alla forma primitiva.

Da destra verso sinistra: Onza T.E., Sabertooth, Microsoft


Vediamo pure che anche i tasti direzionali hanno assunto una posizione separata tra loro a favore di una più precisa pressione dei tasti.




Le prime impressioni sono positive, seppur non condivida a pieno la posizione dei nuovi tasti posteriori che risultano un pò scomodi a mio avviso.
Azzeccata la modalità dei profili e della personalizzazione dei tasti che dovrebbe ridurre il rischio di rotture di parti meccaniche risolte con l'ampliamento del comparto elettronico.
Molto comodi i due "grip" verdi da posizionare sui tasti LS e RS e ben fatta la custodia portatile.

Le prime ore in compagnia del controller sono state ovviamente molto difficili nel cercare di adattarsi alla sensibilità ed alla precisione dei tasti, ma si notano sostanziali cambiamenti in questo controller che farà sicuramente parlare di sé... se non si guasta subito.

Prezzo: 79.99€ (69.99€ con lo sconto per i possessori dell'Onza T.E.)

VOTO GLOBALE (momentaneo): 8,5/10



Controller Razer Onza Tournament Edition 

Ecco la recensione del non plus ultra per i giocatori pro che hanno abbandonato (finalmente) il controller Xbox 360 originale.

Dall'azienda che ormai è alla soglia dei 20 anni di supporto ai videogiocatori è uscito questo pad molto interessante per Xbox360. Si tratta infatti di un supporto hardware davvero ben fatto in ogni suo aspetto anche se, volendo essere fiscali, non mancano dei piccoli difetti.

Grande design anche per la confezione ed i contenuti

Da subito si nota che l'impugnatura del pad risulta al tatto morbida e conferisce un alto grip, un discreto confort e un'ergonomia certamente migliore rispetto al "nonno" di Microsoft.
Si tratta di un dispositivo wired, quindi con il filo (4,5 metri!), che annienta il ritardo del segnale via etere e soprattutto fa sì che non esistano pile da sostituire o ricaricare e che quindi il peso diminuisca notevolmente.
Il cavo, tra l'altro, è in fibra intrecciata (indistruttibile) e dotato di dispositivo anti-strappo.
I tasti sono rivisti e migliorati al contatto e alla risposta, A B X Y sono retroilluminati e molto molto reattivi creati con la stessa tecnologia del tasto del mouse (Razer Hyperesponse).
Il D-pad è stato giustamente sostituito da 4 pulsanti autonomi che migliorano la pressione del tasto ed assicurano una giusta risposta della console, mentre i  due tasti Back e Start hanno una posizione più infelice, forse troppo distanti dai pollici.
Rimasta invariata la posizione del jack da 2,5 mm per le cuffie/microfono.

I due grilletti (LT, RT) hanno una forma tutta nuova, concava e più pronunciata degli originali che permette di avere più sensibilità al tatto dei polpastrelli.



Ma veniamo agli aspetti di rilievo del Razer Onza T.E.


Il pad è dotato di 2 controlli di frizione sulle levette analogiche che permette di operare sulla resistenza e la sensibilità direttamente durante il gioco, aspetto veramente positivo quando si cambia classe e tipologia di mappa.
I due anelli dell'analogico si avvitano in senso orario per aumentare la resistenza
Sono anche presenti 2 nuovi tasti sopra RB ed LB completamente mappabili a proprio piacimento, che secondo me aiutano tantissimo per poter effettuare più movimenti simultaneamente. Per esempio potete mappare il tasto sopra LB con il tasto Back e spottare i nemici mentre sparate, correte o vi abbassate.
Vi basterà premere il pulsante di mappatura sul retro del dispositivo e contemporaneamente il tasto relativo che volete mappare.

Ecco i due tasti "Remap". Premendoli, nella colonna nera centrale, apparirà il nome del tasto attualmente corrispondente

Differenze con il Razer Onza
Ecco le sostanziali differenze tra il Razer Onza Tournament Edition ed il suo fratellino minore:

- Manca la possibilità di selezionare la sensibilità per i due analogici
- I tasti Y,B,A,X non sono illuminati
- Il cavo di connessione USB non ha la copertura in tessuto antiscivolo
- Costa 10 euro meno :)

Si può ben notare la mancanza degli anelli che permettono di regolare la rigidità


Concludendo devo ammettere che ci vuole un pò di tempo ad ambientarsi alla nuova impugnatura del Razer Onza, soprattutto per trovare la giusta mappatura dei tasti e la giusta sensibilità degli analogici, ma dopo questo periodo sarete ben contenti dell'acquisto e ripagati del tempo perso.
Personalmente trovo il Razer Onza Tournament Edition un pad di alto livello, ben fatto e molto professionale, adatto al giocatore che chiede di più e vuole di più.

Nella confezione troverete, oltre che alle solite istruzioni e garanzie, anche 2 adesivi verdi della Razer per personalizzare la vostra 360 o lo specchio del bagno (lol).

L'alta qualità dei materiali giustifica il prezzo di questo dispositivo che è possibile trovare in media a 50€ sul web. Per i più fanatici esiste una versione dedicata a Battlefield 3 con il logo stampato sul pad (circa 10€ in più) ed un altra versione meno professionale senza il controllo della resistenza degli analogici a 39,99€, anche se consiglio vivamente l'acquisto del Tournament Edition vista la piccola differenza di prezzo.

Entrambe le versioni del pad sono 100% compatibili con PC.

Voto finale: 8,5 (7,0)
Pro - Ergonomia, tasti mappabili, qualità dei pulsanti, assistenza post-vendita, tempi brevi di consegna
Contro - La posizione dei tasti Back e Start, forse troppo luminosi i tasti A B X Y, la longevità (x2)

RAZER - Sito del produttore

I Guasti
Ecco la storia dei miei controller. Si parlo al plurale poichè ne ho purtroppo testati diversi ultimamente.
Il primo controller, dopo 6 mesi di vita, presentava problemi all'attacco del mic/cuffia da 2,5 mm e un malfunzionamento dell'analogico sinistro comunemente utilizzato come tasto "scatto".
Inviato in garanzia (acquistato su Redcoon.it) ed in attesa della riparazione ne acquistai un altro sul sito ufficiale (Razerzone.com) e dopo 3 settimane di gioco il tasto RT funzionava ad intermittenza.
Non essendo rientrato dalla garanzia il primo controller decido di testarne un terzo cercando un pò di fortuna nel controller classico, ovvero quello senza il controllo meccanico della sensibilità. A questo punto mi ritrovavo tecnicamente con 3 controller, di cui solo uno funzionante.
E' strano dire quanto il controller Razer Onza classico sia decisamente migliore. Come Ford diceva un tempo "Meno cose ci sono, meno cose si guastano", ed aveva ragione.

Ma torniamo ai "vecchi controller". Rientra dalla riparazione il primo controller (quello delle foto qua sopra) e sembra che vada alla grande. Intanto contatto la Razer per la garanzia sul secondo controller i quali mi informano che, per convenienza, la loro prassi è quella di non ricevere il prodotto nella garanzia (classico RMA) ma di ricevere dal cliente una foto del controller con il cavo USB tagliato.



Si, la mia espressione durante la lettura della mail era più o meno quella.

Ci ho pensato una settimana dopodiché, armato di coraggio, mi sono deciso e ho "mozzato" 50€ di controller, ho scattato 2-3 foto, le ho inviate alla Razer e come magia dopo 48 ore avevo a casa un Onza T.E. nuovo di pacca.
L'ennesima spedizione da parte di Razer...



Che dire, anche se questo controller non gode di ottima fama in quanto a longevità c'è da dire che Razer ci tiene molto al cliente.

Sezioniamolo!
Da buona Canaglia quale sono non potevo certo gettare questo ben di Dio senza aprirlo, sbudellarlo e scoprendo ogni segreto di questo amato/odiato controller.
Ecco infatti che tolte le 6 viti sul pannello scopriamo il funzionamento del pad.
Spero che questa guida possa essere d'aiuto a tutti quelli che cercano di riparare il T.E. con le proprie mani.

Il T.E. senza il pannello posteriore

Il sistema di leve che permette al trigger di essere così morbido e preciso.  

Il funzionamento della frizione è semplice: avvitando l'anello esso spinge la base in gomma che crea attrito con il box sottostante.


Proprio sotto il tasto LB troviamo uno dei due tasti levetta personalizzabili
Le due parti del controller.


Le parti che vi ho mostrato nelle immagini precedenti sono quelle più delicate che spesso danno problemi di usura o danneggiamento.
Nel mio caso (malfunzionamento del trigger) è bastato soffiare aria compressa nell'alloggio dell'ultima leva di movimento (coperchio giallo/arancio) per pulire la movimentazione meccanica.
Altri problemi potrebbero derivare dall'infiltrazione di oggetti e/o polveri che possono compromettere i movimenti meccanici dei tasti. Anche in questo caso un'attenta pulizia delle parti di contatto sarà sufficiente a risollevare le sorti del vostro controller.
Attenzione a non smontare (se non è necessario) i tasti Y,B,A,X poichè ognuno ha il proprio alloggio e vi trovereste in un enigma alla Tomb Raider per cercare di ricombinare tutti i tasti!

Il cavo USB


Come vedete ho tolto la gommatura anti attorcigliamento del controller ed ho unito i 4 fili dal controller ai 4 fili del cavo USB.


La parte più difficile di tutta questa operazione è ricongiungere il cavo USB tagliato.
Il cavo USB in questione è un USB 2.0 schermato, ovvero ci sono 4 cavetti: Red, Black, White, Green più la copertura in alluminio e la schermatura intorno ai 4 cavetti. Focalizzatevi su quest'ultimi. Armatevi di pinza e delicatamente sfilate i 4 cavi per poi riunirli al "mozzicone" rimasto sul controller. Fate attenzione ad isolare bene i cavi prima di ricoprire il cavo definitivamente.
Tutti i restanti fili del cavo USB possono essere tralasciati.

Che dire: Grazie Razer, adesso ho un T.E. in più! :)

2 commenti:

Urrà per te Canaglia!

Grazie del tuo commento!